Il modello di business dei videogiochi è cambiato nel tempo. Ora non si fanno pagare per l’acquisto e a volte neppure per un abbonamento, ma incoraggiano con metodi diversi i piccoli acquisti da parte dei giovani giocatori. Comprare oggetti virtuali come armi, vestiti, personaggi utili per il gioco, arricchisce l’esperienza ludica. Trattandosi di piccole cifre, sembra tutto molto innocente mentre, alla lunga, i ragazzi spendono somme considerevoli. I modi di stimolare l’acquisto continuo sono molteplici: a volte facendo comprare “scatole chiuse” che poi non hanno quasi nulla, oppure evitando di mostrare il totale delle cifre spese.
Per questo motivo è importante avere un sistema di gestione del credito a disposizione dei propri figli, controllando periodicamente o meglio ogni volta, le transazioni.
Fonte: BBC