Continua il tour Educyber generations in tutta Italia

Il MOIGE ha promosso nel 2024 l’ottava edizione del tour Educyber generations sostenuto da Enel Cuore Onlus, in collaborazione con Polizia di Stato, Anci – associazione nazionale comuni italiani, Google e Poste Italiane 300 scuole, circa 75.000 alunni, oltre 2000 docenti e 150.000 genitori. In questi giorni sono previste tre tappe in Campania, a Caserta e Napoli con l’obiettivo di promuovere un uso sicuro della rete e contrastare bullismo e cyber bullismo. Ogni incontro ha tre sessioni formative di 50 minuti tenute da psicologi della task force anti bullismo del MOIGE.

Secondo l’ultimo studio condotto dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che ha coinvolto 1.788 studenti delle scuole medie e superiori, circa un adolescente su 3 (35%) accetta le richieste di amicizia o contatto da parte di utenti sconosciuti online (nel 2022 era il 30%), e il 20% ammette di averli incontrati anche di persona. L’81% ammette che nel proprio smartphone ha in rubrica contatti di diverse persone che non ha incontrato personalmente, ma con le quali ha condiviso il proprio numero telefonico. Di loro, il 14% ha meno di 15 anni. 

In aumento anche il numero di minori che ha condiviso online foto personali (9%, nel 2022 era il 7%, nel 2020 il 6%). Preoccupa particolarmente il dato relativo all’età: il 6% di chi ha ammesso di averlo fatto ha meno di 15 anni.

Per oltre il 22% dei minori intervistati internet è l’unica fonte di informazione, mentre il 78% si rivolge anche ad altre fonti. Solo il 17% verifica sempre ciò che legge, dato in leggera crescita (+2%) rispetto all’anno precedente.

L’8% degli intervistati ammette di usare sempre o spesso foto o video per prendere in giro qualcuno, dato che registra un trend di crescita costante: nel 2022 era il 6%, nel 2019 il 5%. Il 17% lo fa raramente, ma ammette di averlo fatto almeno una volta, e Il 45% dei ragazzi ha detto apertamente di aver subito almeno una forma di prepotenza, nel 34% dei casi si è trattato di violenza verbale. Inoltre, il 49% dei minori intervistati, naviga abitualmente senza filtro anti-porno. In generale, emerge che i minori parlano poco in famiglia della possibilità di adottare strumenti per una navigazione sicura, quasi la totalità degli intervistati, il 94%, non ne ha mai parlato con i genitori, o lo ha fatto raramente.

Fonte: MOIGE