Nel 2020 TikTok, piattaforma per la condivisione di filmati brevissimi, ha avuto uno sviluppo inatteso che l’ha portata a raggiungere il miliardo di utenti. Sono dominanti gli adolescenti, ma non mancano i bambini, che sfruttano la (quasi) impossibilità di verificare l’età di chi si registra, nonostante il minimo teorico di 13 anni.
È interessante che i due autori cinesi del software originale, che si chiamava Musical.ly, avevano precedentemente tentato di creare una piattaforma di filmati educativi di massimo cinque minuti, generati dagli utenti. La durata non era però sufficiente per i docenti veri e il pubblico non fu entusiasta. Le loro intenzioni era quindi ottime, ma dopo il passaggio a TikTok, conseguente all’acquisizione da parte dell’azienda cinese ByteDance, l’evoluzione è stata molto diversa e la quantità di filmati comici, senza senso, patetici, sensuali, con imprese rischiose, è aumentata grazie alla facilità di realizzazione con il semplice telefonino, attirando un pubblico enorme.
Secondo alcuni psicologi, la chiave del successo è anche nella rappresentazione del proprio corpo da parte dei preadolescenti. Non per niente, tra i filmati che hanno più successo ci sono ragazzine che ballano in abiti succinti: molto simile alla danza del ventre che ha affascinato tutti da migliaia di anni.
Forse la pandemia e la ridotta interazione personale tra ragazzi ha spinto molti a utilizzare TikTok per esprimersi, farsi conoscere e conoscere altri, non trovando l’ambiente adatto in famiglia (non dimentichiamo che in Europa i figli unici sono spesso la maggioranza) e non potendo andare a scuola.
TikTok, dopo il periodo iniziale in cui si trovavano contenuti indecenti, cerca sempre di eliminare il “materiale che risulti diffamatorio nei confronti di terzi, osceno, offensivo, pornografico, denigratorio o provocatorio”, come scrive nelle condizioni di servizio.
L’utente non crea volutamente una comunità, ma è tutto automatico, basato sull’analisi dei comportamenti, delle scelte: a ciascuno TikTok propone una serie di filmati e impara a capire quali piacciono e propone di conseguenza nuovi video simili. Si possono seguire gli autori preferiti per averne gli aggiornamenti.
A luglio 2020 Anonymous pubblicò un tweet nel quale sosteneva la necessità di rimuovere TikTok perché ha funzioni analoghe a quelle di uno spyware, un software che ruba informazioni dallo smartphone all’insaputa dell’utente, sostenendo che è un piano della Cina per sorvegliare tutti.
Dopo il caso della bambina morta soffocata per aver emulato comportamenti rischiosi a mo’ di sfida (challenge) visti in un filmato, una mamma ha trascorso una settimana in TikTok e racconta la sua esperienza: “Viaggio nel social network che sta cambiando il modo di pensare della GenZ alla ricerca del mostro, che c’è meno di quello che si pensi”.
Considerato il successo e l’estensione di TikTok, mi sembra quasi impossibile riuscire a vietarlo ai ragazzi nonostante i rischi presenti che, tuttavia, non sono così elevati come si dice, almeno rispetto alla semplice navigazione in rete senza protezioni.
Come in tutte le altre piattaforme in rete, è importante dialogare con i figli e con gli alunni, per capire come e perché la utilizzano e aiutarli a valutarne correttamente i contenuti. Ma, soprattutto, il buon esempio di non stare sempre attaccati al telefonino è fondamentale, così come l’organizzazione in casa, in gruppo, di giochi, attività alternative culturali e ricreative, conversazioni su temi interessanti.
Michele Crudele
Ultimo aggiornamento: 2021-01-28